Mi è capitato di rileggere una nota di Giustino Fortunato sui Lucani:
“Bisogna aver vissuto lungamente in Basilicata per conoscere il senso di nostalgia, della povertà di colore e del silenzio rattristante delle sue terre, e intendere come possono seguire mesi e anni senza mai imbattersi in un viso aperto e giocondo. Anzi più che altrove, la malinconia del paesaggio si riflette colà d’ordinario nella mestizia degli abitanti, e, se frequente vi è il costume della vita solitaria, tutt’altro che raro è anche l’abito di appartarsi del tutto. Quante volte, tornato nei miei paesi l’autunno, e chiesto di un conoscente che più non vedevo, mi sentii dire, testualmente “s’è chiuso”
E’ cambiato qualcosa da quando è stata scritta questa nota? (sicuramente nella forma) . Sono perplesso…
(in “Antologia dei suoi scritti”, Bari 1948, p.18)

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