1° febbraio 1928: Raffaele, di anni 22, e Ilva, di anni 21, “convolano a giuste nozze” (si diceva così allora). Lui socialista duro e puro di vecchio stampo, nonostante Mussolini. Lei “assai” intelligente (troppo per una donna, si pensava così), e tenace.
Puntuale, dopo nove mesi hanno il primo figlio, Aldo E’ un obbligo sociale averlo per confermare la potenza virile di lui e la capacità procreatrice di lei. Se la coppia è sterile, la colpa è sempre della donna. Nessuno pensa che possa essere sterile l’uomo. E la donna diventa oggetto del disprezzo sociale, malcelato o spesso palese.
Col primo figlio l’onore della famiglia è salvo! Raffaele ed Iva ci prendono gusto e, per accrescere tale onore, ne fanno altri tre. Quindi decidono di chiudere i rubinetti…, ma dopo cinque anni…
…dopo cinque anni in una notte di febbraio fredda, ma proprio fredda fredda, i Due si si riscaldano troppo: raccolgono tutti i loro avanzi, per lo più scarsi, e fanno me. Che dire? E’ il destino degli ultimogeniti….
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