venerdì 14 luglio 2023

NONNNO

 Mio nonno materno era così e io porto il suo nome, Angelo. Morì in un giorno pieno di sole. Ed era di luglio.  Anche la sua vita si era svolta sotto il sole:

- sotto “il sole dell’avvenire”, cioè da socialista. Per questo finiva  ‘al fresco’ preventivo durante ogni festa fascista in paese. C’è poi che era anche caustico verso “quello là” (si rifiutava  di chiamarlo Duce) e le sue barzellette al vetriolo facevano il giro della piazza. Di solito in gattabuia si trovava in compagnia di un certo Preziuso, giovane maestro elementare, anarchicamente arrabbiato e perciò sbattuto tra i contadinelli di una frazione ai margini del  bosco, un tempo base dei briganti contro i piemontesi.    

- Sotto il sole delle feste patronali suonava il suo  ‘bombardino’ (flicorno baritono), oggi qui domani là. Stava coi 36 della banda musicale, tutti in divisa elegante. Lui la la propria laindossava con vanità:  l’aveva voluta un po’ attillata per far risaltare il proprio fisico da dio che, in coppia coi suoi begli  occhi di carbone acceso, doveva servire da… “calamita per le femmine”. Eh, si, era un poco “femminaruolo”, come sussurravano le buone e le malelingue,…Loro non sapevano però che ogni volta ringraziava il Patrono di turno per le ‘sante occasioni’ furtivamente  consumate, goloso. Strizzava l’occhio al santo e rideva assieme ai suoi 36 sussurrando: che bella è la musica!.

- Sole “infuocato” fu con la moglie in tutte e quattro le stagioni , per questo le diede 11 figli. Alcuni li chiamò secondo la tradizione famigliare: Donato, Antonio, Carmela, Lucia, Filomena, altri con nomi un poco strambi per il paese: Elvira, Elda, e Ilva - mia madre -. Gli altri tre morirono nel giro di poche settimane.

Angelo Basciano, di anni 67,  mori il 14 luglio 1937 ed era un giorno pieno di sole.  Al capezzale non volle il prete ma il seno di sua moglie. Vi affondò il viso e spirò. Fu quello il suo ultimo sole pieno di beatitudine e di armonia!        

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