Emigranti italiani e di altri europei ammucchiati in coperta in viaggio verso la terra promessa, l’ America. Del Nord e del Sud.
Si partiva per la miseria che c’era fin dentro le ossa.
Sbarcati, nel Nord scattava l’infame graduatoria razzista: al primo posto gli italiani, al secondo gli ebrei, al terzo i negri locali, al quarto gli slavi… Si sapeva tutto questo, eppure si partiva perché era viva la speranza di un tozzo di pane e di un po’ di quella dignità umana sempre negata . Non è retorica.
Lo abbiamo dimenticato. Ma non serve ricordarlo presi come siamo dall’egoismo e dal menefreghismo. Altezzosi
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