martedì 17 gennaio 2023

 
Posso avere la parola? Come ginocchio sinistro ho dovuto subire un’ intromissione: mi hanno messo una protesi. Poi mi hanno mandato per 40 giorni in una struttura rieducativa. Essa ben presto si è rivelata simile a un Getsemani… Ricordo che lì dentro la testa del mio padrone ha dovuto mettere in atto una resistenza mentale per sopravvivere al forte disagio procurato dalla mala organizzazione interna…. (uso un eufemismo). Sono uscito abilitato con approssimazione (bisogna pur essere pazienti e buonisti, suvvia!). Non avevo alcuna voglia di lamentarmi per il dolore sottile, però ero costretto a farlo dalla sua costanza. Lui, il mio padrone, sempre con la fissa dell’antropologia, si è messo alla ricerca di una maciara per farle compiere a buon mercato una qualche magia capace di eliminare il mio dolore. Ma di maciare in Basilicata nemmeno l’ombra. Sto scherzando, ovviamente. Figuriamoci se andava da una maciara, scettico com’è su ogni cosa creata! E’ andato invece a varcare la soglia di una cattedrale dell’ ortopedia, su al Nord, sapendo che li non accettano offerte spontanee ma parcelle rispettabili. Però, debbo ammetterlo, pur di non farmi soffrire era disposto a svuotare l’esiguo conto in banca.
Il ‘luminare’ dal curricula stellare e dall’occhio come un falco, mi ha guardato e con solenni gesti rituali mi ha palpeggiato, voltato e rivoltato, radiografato. Alla fine ha sorriso cortese e sentenziato: dovevo rassegnarmi alla ridotta capacità di guida e utilizzare il bastone. Tanto per far intendere che l’operazione non era andata troppo bene ed era impossibile correggerla.. .
Il mio padrone ha comprato il bastone prescritto e, in verità, ho qualche giovamento. Esso mi piace per la sua impugnatura d’argento e perché ha un certo fascino: riproduce la testa di un cobra! Così, tanto per mantenere viva la rabbia impotente….

 

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