o appena visitavo un’ amica anziana. L’ho trovata più rintronata del solito. Però mi ha subito riconosciuto. Ha preso le mie mani e le ha strette nelle sue. Non le mollava e mi fissava acuta. A tratti ripeteva a ‘sto bene sto bene!’ Daccordo, so che dove sta è una buona casa di accoglienza. Dopo un po’ chiede ‘quando vieni qua? quando vieni?’ Una frustata di freddo colpisce la mia spina dorsale ma non lo do a vedere. Mi prende sottobraccio per andare a cinema. A cinema? Che matteria! Mi spinge fino in fondo al corridoio per stoppare dentro una saletta con lo schermo. Avrà un cinquantina di posti. Allora non scherzava! Gran parte delle teste bianche appartengono a uomini comodamente seduti. ‘Sempre sporcaccioni’ borbotta lei. Non capisco a cosa si riferisca. Mi è chiaro a inizio film: “Bellezze al bagno”. Oddio , è del 1944! Fu ‘scandaloso’ per le attrici a gambe nude ben tornite e sempre a ballare in piscina. Da capogiro, gambe e ballo. Anche per me ragazzino malizioso. Altri tempi. Lei, ancora ferma a quello scandalo, sussurra ‘meglio Amedeo Nazzari… l’ho visto la settimana scorsa in ‘ Catene’’. Intende il film.
Dopo vengo a sapere, non da lei, che ogni domenica e giovedì pomeriggio qui proiettano film del passato. Con Amedeo Nazzari e Yvon Sanson per lacrime a go go. Con Totò per ridere a volontà. Con Maurizio Arena e Marisa Allasio ricordare quanto erano poveri ma belli. Vedono pure Eduardo De Filippo in quella commedia dove dice la famosa frase “adda passa’ ‘a nuttata!” che dà ancora un filo di speranza a chi non vuole perderla tutta...
Proiettano spesso lo stesso film. Ma non importa, tanto gli spettatori di qua dentro hanno poca memoria, o nessuna. Anche se visto e rivisto, un film è sempre una sorpresa che consente loro di andare indietro a un tempo felice.
Spero che continui a piacermi soltanto il cinema d’oggi…
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