venerdì 18 ottobre 2024

AL PATIBOLO

 

 

Che avventura, ma non mi hanno decapitato! Ci hanno provato fino all’ultimo, ma la testa non era disposta a lasciare il corpo. E’ successo a Lourdes. Si proprio li, invitato per la "Giornata delle forze armate”. Al mattino ero stato alla famosa Grotta. Non da devoto, giravo intorno per cogliere le espressioni, le reazioni, i modi, le parole dei gruppi di soldati italiani, francesi, tedeschi, insomma dei paesi cattolici europei, in pellegrinaggio (più o meno spontaneo) a quella Grotta. Ero stato incaggiato per questo. Nel pomeriggio, anche per vincere quel po’ di quella noia che ti prende dopo i riti, le prediche, le genuflessioni, i rosari tanto numerosi in quel sito devozionale, andai al castello medievale in cima alla cittadina. Mi avevano detto che ogni pomeriggio facevano, pro-devoti del mattino, una rievocazione storica dei tornei cavallereschi. Ci andai. Lo spettacolo medievale era fatto molto bene e con cura. Durante l’intervallo un “banditore” in costume del Trecento informò che il boia era a nostra disposizione. E il boia apparve a volto coperto di rosso e mannaia sulla spalla. Finta, pensai. Spinto dalla curiosità, spavaldo offrii il mio collo, sicuro della finzione. Ma… ma quando vidi il boia alzare la mannaia, con uno scatto tolsi la mia testa dal ceppo, “non si sa mai!”, pensai fulmineo. E il pubblico rise e applaudì.
Affissi questa foto sulla porta del mio studio all’Università. Qualche studente spiritoso appiccicò accanto un foglietto con su scritto “Che peccato!”

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