martedì 27 agosto 2024

èRO,P BACIO

 

In questo periodo estivo mi capita di pensare an episodio forse banale che credevo dimenticato... Ricordo quel pomeriggio d’agosto a Monticchio quando, seduti sul bordo del lago piccolo, abbiamo costruito due barchette con un foglio di giornale e dopo aver scritto su ognuna il nostro nome,  Adriana - Angelo, le abbiamo lasciate scorrere sull’acqua per vedere quale delle due andava più lontano. Si sono invece fermate nello stesso punto, vicine. Le dissi che sarei stato  contento se non fossero mai affondate  Mi guardò soltanto. Lentamente le presi una mano subito ritratta da lei che si guardò intorno preoccupata di essere “vista dalla gente”. Le dissi a bassa voce, timido, che forse quelle barchette somigliavano al nostro destino, chissà, forse anche a noi sarebbe capitato come a loro di restare uniti per molto tempo. Ella abbassò gli occhi e non capii se per pudore o per paura. Fissò le barchette ancora dondolanti sull’acqua e sempre vicine.

Ancora oggi, a distanza di tanti anni, mi piacerebbe sapere che ne è stato delle nostre barchette. So però che...che quel pomeriggio all’improvviso ci distraemmo da esse perché le nostre labbra si sfiorarono per un bacio. Il primo per me. Il primo per lei. Col cuore in gola, io 15 e lei 14 di anni. Scattò in piedi avvampata in viso, si guardò intorno e scappò verso una vecchietto che vendeva lupini…

E’ solo un ricordo come un ramo spezzato o forse un corallo mai scolorito,  piccolo pezzo d’amore.

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