venerdì 6 settembre 2024

FINE ESTATE

 

FINE ESTATE – Ho la coscienza che davvero qualcosa mi si stia chiudendo. Il mio ritmo è lento e segue lo scadere degli anni. Ormai ho perso le chiavi delle mie vecchie pazzie anche se a sprazzi mi torna in mente il fuoco che vedevo, bambino, sui rovi più chiari dei prati gialli.

Sono alquanto desolato: il desiderio di voler incontrare nuovi visi non è più motivo di gioia o di ansia. Una cosa in cui credevo con molta sincerità è in via di disfacimento: fino a qualche tempo fa mi illudevo  pensando che non dovesse essere mai tanto triste questa nuova coscienza di incontrare  persone sempre più esaltate dal proprio narcisismo. Narcisismo solitario. Tutti ad ammirare la propria immagine patinata riflessa nello smarthphone.  Sono ormai tutti “grandi”  in ogni cosa che fanno e dicono! Niente fatica. Niente conquista.   Niente incertezza. Tutti alla ricerca di emozioni facili. Si all’invidia. Si al successo e se non viene si ha diritto al rancore. Mi gridano: è la nuova società!... E’ inutile ricordare che fino a qualche tempo fa era facile, direi quasi naturale, offrire i propri sogni alla donna che  amavi e, tangenzialmente, all’amico  più caro.

Che ne è rimasto? Dove sono le parole che avevano il sapore dolce delle piccole cose terse e vere. Si spegne lento e amaro ogni suono senza più eco  e sta scivolando  amorfo nel vuoto. Ormai sono vecchio anche in tutte le cose che mi circondano. Dovrei fuggire, ma dove? Forse dovrei soltanto desiderare che questa mia pelle chiara morisse arroventata sino in fondo da un sole più crudele ed esatto.

…Mi accorgo, però, di avere ancora la radice del sorriso abbarbicata al cuore…

Nessun commento: