giovedì 13 giugno 2024

INSONNIA

 

 

INSONNIA – E’ estate e spesso per il caldo dormo poco. Mio padre, lui no, dormiva a sonno pieno. Per forza, aveva conosciuto il caldo dell’ Africa Orientale! Ce lo aveva mandato Mussolini per fondare l’impero. E così il caldo lucano per lui era un clima primaverile. Però nelle ore un po’ infuocate, la controra, si sbracava sul letto a dormire. Ed io adolescente accanto a lui. Però stavo sveglio perché, curioso,  volevo cogliere le sue frasi smozzicate. Si, perché quando lui dormiva intratteneva una relazione con sua madre morta (mia nonna), o con una o un’altra donna. Era un letto molto affollato il suo.                                                                                                                                                    Al risveglio di solito non ricordava nulla e, ancora con la testa sul cuscino, mi chiedeva se aveva parlato nel sonno. Sorrideva e aspettava. Un po’ imbarazzato gli  dicevo “avete nominato Adriana” (la sua unica donna amata, che non era sua moglie, mia madre). E lui socchiudeva gli occhi. Nei giorni precedenti c’erano state Carmelina! Filomena! Giovannina la rossa! (tutte paesane doc bene in carne),  e anche Delila! Amina! (le sue donne in Libia, belle ma un po’ pali della luce). Ogni tanto nominava anche Franco, il suo amico di sempre e anche suo compagno in Africa. Un pomeriggio chiesi impertinente “le avete ‘assaggiate’ tutte?’  Sorrise, alzò le sopracciglia di approvazione, si rigirò e prese a sonnecchiare.                                                                                                                                      Ed io adolescente rimanevo sveglio a fantasticare un mio letto affollato…di là da venire.

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