Tutte le cose hanno un inizio. --- Nel mondo non esisteva ancora il vino. Ma tutto cominciò quando il dio Dioniso si innamorò di Ampelo, un giovane bello, dalla voce di miele e lo sguardo lucente. Il suo corpo sapeva di primavera. Dopo un breve ma intenso periodo d’amore tra i due, Ampelo morì in un incidente. Dioniso, che non sapeva piangere, pianse, che non sapeva soffrire, soffrì. Il dio Eros ebbe pietà di lui e lo invitò ad innamorarsi di nuovo, ma nessuna consolazione esisteva per quella immane sofferenza, e così Dioniso continuò a piangere. Ma ecco che le lacrime del dio della risata sfrenata, si mischiarono al sangue del amato morto e si trasformano in una bevanda capace di confondere la memoria, di sovvertirla, inquinarla, riplasmarla. Il corpo morto di Ampelo, portando il dolore al dio che non poteva provare dolore, diventò una vite per portare agli uomini l’ebrezza con la quale è possibile sconfiggere la nostalgia e, forse, la morte.
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