21 marzo 1685 - nasce JOHANN SEBASTIAN BACH, uno dei più grandi compositori della storia.
Di recente stavo a colazione con un giovane e già affermato direttore
d’orchestra ebreo che mi chiese quale autore amassi di più. Risposi:
“Bach e Malher. Lo so, toccano i due estremi: il primo è per discendere
nel profondo dell’ anima, il secondo per meditare sulla sua
dissoluzione.” Mi ha guardato incuriosito.
Avevo sette anni al primo ascolto di Bach. “…Un giorno [il tenente nazista]
ci invitò a seguire le sue dita lunghe sulla tastiera: esse volarono
per liberare note dolci, poi allegre, poi lente e belle da incanto,
subito dopo quelle dita si muovevano tanto presto da essere costrette a
rincorrersi tra loro e, finita la corsa, mettersi a danzare
allegramente e poi di nuovo a muoversi lentamente, come se fossero
sfinite dallo sforzo. Fu così per molte volte. Trentadue, precisò Nonna
quando il tedesco andò via da casa e disse il titolo del brano,
“Variazioni di Goldberg” di Bach. Noi ragazzini [eravamo in quattro] non
avevamo mai sentito i nomi di quei due signori, Bach e Goldberg,
sicuramente tedeschi pure loro. Ma tutti e due ci misero allegria...”
(dal mio “Quaderni di Mahler”)
Lo stare a casa in questi giorni può essere l’occasione per ascoltarlo e per CREARE così UN COLLEGAMENTO CON LA NOSTRA ANIMA.
domenica 22 marzo 2020
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