Sono giorni questi che non hanno nulla di miracoloso. Le strade sono
deserte. A guardarle di primo mattino sono ancora livide del freddo
della notte. Le finestre si aprono con cautela perché li fuori può
esserci un qualcosa pronta a minacciare. In casa puoi anche sentirti
rassegnato. Stai seduto in poltrona per lasciar passare sopra di te la
noia del tempo noto.
Scendi per strada e non trovii gli odori
incomparabili della città. Eppure ti carichi di quella indefinita
speranza di cose, gesti, parole che sono i mattoni della vita.
Nel
parco le panchine sono vuote. Svolazza un cartoccio abbandonato lungo il
viale. Puoi ascoltare i tuoi passi, gli unici a turbare lievemente il
silenzio che forse ti angocia.
I balconi si animeranno di canto e di suoni per confermare di essere vivi e possibilmente gioiosi.
domenica 19 aprile 2020
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