domenica 19 aprile 2020

CORONAVIRUS

Sono giorni questi che non hanno nulla di miracoloso. Le strade sono deserte. A guardarle di primo mattino sono ancora livide del freddo della notte. Le finestre si aprono con cautela perché li fuori può esserci un qualcosa pronta a minacciare. In casa puoi anche sentirti rassegnato. Stai seduto in poltrona per lasciar passare sopra di te la noia del tempo noto.
Scendi per strada e non trovii gli odori incomparabili della città. Eppure ti carichi di quella indefinita speranza di cose, gesti, parole che sono i mattoni della vita.
Nel parco le panchine sono vuote. Svolazza un cartoccio abbandonato lungo il viale. Puoi ascoltare i tuoi passi, gli unici a turbare lievemente il silenzio che forse ti angocia.
I balconi si animeranno di canto e di suoni per confermare di essere vivi e possibilmente gioiosi.

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