mercoledì 4 settembre 2019

ANNIVERSARIO


Posso avere la parola? Come ginocchio sinistro ho dovuto subire un’ intromissione, proprio un anno fa, il 5 settembre del 2018: mi hanno messo una protesi. Poi hanno detto di dover essere rieducato. Ok, e per 40 giorni sono stato in una struttura pur di ricominciare a camminare. Era una specie di Getsemani. Ricordo che lì dentro la testa del mio padrone ha dovuto mettere in atto una resistenza mentale per sopravvivere a tutto (uso un eufemismo)…Ne sono uscito abilitato con approssimazione (bisogna pur essere pazienti e buonisti, suvvia!).                                                                                                                                                                 Senza essere impertinente come il mio padrone, ho cominciato a lamentarmi per i costanti dolori. Ma lui, sempre con la fissa dell’antropologia, si è messo alla ricerca di una maciara per farle compiere una qualche magia capace di rimettermi in sesto. Ma di maciare nemmeno l’ombra.  
Allora ha fatto appello a san Cristoforo, che oltre a proteggere dalle disgrazie e pericoli specifici, protegge anche i  viandanti. Mi nacque la speranza di riprendere a camminare, giramondo impenitente. Ma il santo gli è venuto in sogno per dirgli di non poter intervenire in mio favore perché Dio non lo aveva abilitato ai miracoli riguardanti cose meccaniche (la protesi). Detto così, alla buona. C’era da rassegnarsi? 
No.  Il mio padrone, che mi vuole bene, sotto il carico doloroso dell’ansia mi ha portato allora alle cattedrali dell’ ortopedia, al Nord Italia. E li non accettano offerte spontanee ma parcelle salate. Ok, passi pure. I ‘luminari’ dai curricula astronomici  mi hanno guardato e con solenni gesti rituali mi hanno radiografato, palpeggiato, rivoltato e alla fine hanno sorriso.
Conclusione di tanto peregrinare: ridotta capacità di guida e bastone (ha l’ impugnatura d’argento ed è seducente: una testa di cobra!). Non mi resta che celebrare l’anniversario.
P.S. – Dimenticavo: l’operazione chirurgica l’ho fatta a Potenza.

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