I MITI raccontati da mia Nonna! Parlò di quel dio che creò
gli uomini sognando. Fantastico! Il dio di Isacco e di Giacobbe invece era
sveglio. Eccome! Lui usò la creta per fare l’uomo, quest’altro invece il sogno.
E’ più poetico.
Un leggero tocco alla porta ed entra l’Infermiere con un
vassoio che poggia su tavolinetto. Invece di ringraziarlo quasi lo aggredisco: “lo
sa lei che nel cielo viveva Wolanganda?” e senza dargli il tempo di chiedere
che fosse gli dico che quel dio si è personificato nella Via Lattea. Creò tutte
le cose sognando. Sognava e creava e non lasciava morire nessuno. Nessun morto,
ci pensa lei!”. L’Infermiere mi guarda e ha un sorriso di
cortesia, ma capisco che è di compatimento: “Lo ha sognato lei questa notte?”,
chiede da romanaccio ironico. “Beva, le
farà bene” e mi porge la tazza d tisana come a volermi tappare la bocca. E’ una
mia supposizione, perciò non mi offendo, anzi continuo “ci pensa lei che bello,
siamo nati dal sogno di un dio”! La mia enfasi eccessiva gli fa dire
scanzonato: “favoloso! Io sapevo che eravamo stati creati con la creta, l’ ho
sentito dire al catechismo.” Quello è un altro dio. E’ Jahwé. “No, è Dio”,
insiste convinto. “E’ la stessa cosa: Dio o Jawhe è sempre lo stesso nella
Bibbia di Israele. Il dio sognatore si chiamava Wolanganda ed era Australiano.”
L’Infermiere è già con un piede sulla porta quando domanda,
curioso: “anche la morte è stata sognata da quel dio?” Rispondo senza
entusiasmo: “no no, non è stato lui. E’ stato l’uomo che non voleva essere come
un sogno ma voleva essere di carne e
ossa e allora l’unico modo per farlo svanire era farlo morire .
Così dice quel mito.”
Così dice quel mito.”
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