FRIGO – Sarà stato il caldo, certo è che il vizio cominciò a prenderlo in luglio: andare un giorno si e
uno no al supermarket. Prima accadeva una volta a settimana, comprava il
necessario, lo sistemava nel frigo e lo
consumava secondo la tabella dietetica messa su coi “suggerimenti” del
computer. In quel market si beava del fresco, ma godeva pure a riempire il
carrello con tanta di quella roba che a vederla qualcuno la pensava per una
famiglia numerosa. Macché, la sua famiglia era scivolata via come l’acqua di un
fiume. Il resto della parentela esisteva soltanto per gli inutili e ipocriti auguri
di Natale.
Per comprare non aveva più bisogno di una nota-spesa. Riempiva
il carrello e basta. Colmo, lo guardava e si compiaceva. A casa scattava in lui
quasi un fare liturgico: metteva a posto tutto con attenzione e solennità. Surgelati nel
frizer, formaggi e salse varie al primo livello, affettati al secondo, frutta
varia al terzo, verdure nella vaschetta in fondo. Lo scatolame era per la
scansia.
Constatò che il consumo era inferiore agli acquisti, ma non lo
poteva aumentare per via della dieta. Però, però doveva pure passare le serate
andando al supermarket e di lì non poteva uscire col carello vuoto. Decise
allora di approfittare dei saldi per comprare un secondo frigorifero. Lo mise
accanto all’altro e, guardandoli, e si sentì felice. Di tanto in tanto
controllava la scadenza dei cibi e li sostituiva con dei nuovi comprati però in
un altro supermercato, anch’esso accogliente..
Aveva cambiato luogo perché
si stava orientando all’ acquisto di cibi un po’ selezionati. Li degustava
con voluttà. Erano così buoni da non poter essere confusi con gli altri. Perciò
era bene acquistare un terzo frigorifero. Anche questa volta, vedendoli uno
accanto all’altro, si senti eccitato in tutti e cinque i sensi. La cucina si stava però facendo piccola,
allora lui decise di trasferire i tre frigoriferi in sala da pranzo togliendo
un mobile non proprio necessario. La parete era larga tre metri e quindi, secondo i suoi calcoli, poteva
accogliere altri due frigoriferi in quanto gli era venuta l’idea di “specializzare”
ognuno di essi: uno per la frutta, uno per le verdure, uno per la carne e via
dicendo. Continuò ad andare ogni sera al supermarket e continuò a comprare
frigo. Alla sistemazione del decimo fu tanto eccitato da avere una eiaculazione
e gli occhi affogati nelle lacrime di felicità. Li puliva, li lavava, li
riempiva, li accarezzava per tenerli sempre in forma.
Aveva trovato un motivo per continuare a vivere.
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