domenica 25 settembre 2016

ATTRATTORI ECCELLENTI - ATTRATTORI DISCOUNT





Dieci minuti per il  coffee break, aveva detto l’assessore ai sindaci. Ne sono già trenta. Ma che fa? Sono passati veloci perché un sindaco, a conferma della bontà della sua sagra,  ha offerto uno spicchio di ‘Lu muzz’c’  (pane bagnato nel vino e cipolla,  uovo sodo e pecorino). Un altro crea  qualche perplessità: offre baguette calde con mortadella, specialità della sua  sagra. Non sono tipiche della Basilicata, osserva un collega. Ma che fa? Comunque ne mangiano tutti.
Anche quest’ultima sagra concorre a far  conoscere il territorio, taglia corto l’assessore, e, rifocillato, da il via alla seconda parte della riunione affermando: “Fin qui risulta fondamentale  per il nostro territorio vedere che le sagre creano e incentivano  una realtà economica complementare e di prospettiva all’attività petrolifera, perché puntano sullo sviluppo di un’economia legata  all’agricoltura e al turismo enogastronomico” (convinzione suprema!).  Ordine del giorno alla mano, ricorda ai sindaci dell’inutilità di  parlare delle eccellenze, i due grandi attrattori. Tutti sappiamo che sulla Diga del Pertusillo sono stati  sapientemente spesi 30 milioni di euro e che per sostenere i briganti… della Grancia la Regione ha elargito quest’anno un contributo di 300 mila euro. Lo interrompe un sindaco: “Noi abbiamo realizzato sul Sirino “La Signora del lago”, un fantasy in chiave musicale su palco galleggiante, fontane danzanti, 40 figuranti. Va in scena il Sacco di Lauria, il Beato Domenico Lentini, l’Arpa Viggianese, tutto in chiave musicale”, e continua nell’ entusiastica narrazione velando però il sogno di vedere il suo lago diventare un grande attrattore… di soldi pubblici.
Plana subito un altro sindaco che stupisce tutti: egli esalta la “Rievocazione storica del sacco di francese di Lauria” avvenuta nell’agosto 1806, ma non vuole attrattore nel suo Comune perché, parlando in termini storici veritieri, dovrebbe essere un “Attrattore della Fedeltà” (i laurioti subirono il massacro per restare fedeli ai… Borboni) e, sappiamo, che la fedeltà è pericolosa da maneggiare…   
L’assessore un poco infastidito di tanta chiarezza rinvia il discorso sugli attrattori. Lui ora vuole sapere se le rievocazioni storiche hanno la stessa valenza economica (e di evasione fiscale) delle sagre. Tutti in coro rispondono “Eccome!” Avanti il primo sindaco e poi il secondo e via dicendo: sfilata “Dai Longobardi ai Normanni: storia di una Cattedrale”; ”quegli  extraitaliani hanno dato lustro alla nostra comunità” (meno male!). “La leggenda di Isabella” con sbandieratori extraregionali hanno dato colore a Bella. E sbandieratori, falconieri,  menestrelli hanno fatto da corona al “Matrimonio a corte” tra la principessa Carafa di Napoli e il marchese della Porta di Episcopia, avvenuto nel 1437. Nella giusta ottica di sinistra (‘de noantri’), il sindaco esalta l’allestimento di popolari “taverne gastronomiche e cantine per indurre i visitatori ad entrare nei vicoli, serviti da comparse in costume che mimano episodi che ricordano la storia paesana. Le pietanze servite hanno ingredienti sempre attuali, anche se riferiti all’epoca” (contraddizione? Ma che fa?). In tempi di crisi della famiglia un altro matrimonio (storico) non fa male pur se la protagonista ne fece due. Però in “L’Auora sotto le stelle” ne viene rappresentato uno solo per motivi di opportunità: nel  primo lei aveva 11 anni e lui chissà quanti altri, tanti da morire presto. Nel secondo lei contava 17 anni e lui poco più, lei ricca e lui poco più. Era anche bella, di lui si tace. In più era poetessa. In più organizzatrice culturale, non a Saponara (oggi Grumento) perché sapeva che  i funzionari… del re in Basilicata le avrebbero creato problemi di lentezza..
L’assessore prega i sindaci di essere più concisi. Ok. Parliamo di palii: “Palio Carmelitano con corteo storico” a Laurenzana (il guardaroba andrebbe rinnovato. Ma che fa?)  Revival al Castello del Malconsiglio di Miglionico con sfilata, falconieri, ecc., come da clichè di  rievocazioni lucane (sarebbe stato bello trovare in  via Roma oltre a ‘la spasett’, piatti tipici, anche un dépliant che spiegasse che i baroni furono contro “la modernizzazione strutturale dello Stato” del 1485 e, non disponendo di un referendum, dissero no a modo loro. Ma il re riformatore fece fare a tutti un brutta, anzi bruttissima fine. Meglio tacere sul dissenso qui e altrove). Consoliamoci, non mancano i santi e dintorni ne “Le giornale Basiliane” (da non leggere ‘Brasiliane’ con risvolti peccaminosi) di San Chirico Raparo; in parallelo ci sono  i “Figuranti di San Nicola del corteo storico rievocativo” fra il degrado ambientale dei Laghi di Monticchio (ma che fa?).  A Banzi ecco ogni anno “La venuta di Papa Urbano II” (si vede che i figuranti fanno un mestiere ecclesiastico, si muovo con una goffaggine incredibile. Ma che fa?).
E siccome ci sono anche i diversamente italiani, gli albanofoni di Maschito propongono la “Retnes”, rievocazione in costume arbresche. E poi altre e ancora altre rievocazioni, tutte in gran parte tese a presentare gli storici signori del paese in veste di mecenati, amanti della plebe lucana,  benefattori, innamorati dell’ambiente,  attenti all’economia locale! E’ un’ operazione un  po’ simile alle lapidi dei cimiteri sulle quali tutti risultano essere stati uomini d’onore, laboriosi, probi,  onesti, affettuosi. Ma che fa? L’importante è avere un padre nobile. E poi, i sindaci non hanno forse letto le favole di Fedro per sentirsi gran filosofi… del turismo?
L’assessore si dichiara più che soddisfatto e annuncia, su incarico del governatore a Roma per una sagra politica, che sulla traccia della felice operazione  “Un computer in ogni casa” di qualche anno fa, la Regione sta elaborando, come strategia di sviluppo territoriale, il progetto “Un Attrattore in ogni Comune” da  affiancare - non diciamo sostituire – al  Santo protettore e alla sua festa patronale. In tale ottica – siamo pur sempre cattolici, no? - sarà consentito al turista fare delle OGOR (offerte per godimento ricevuto).
Conclusione, si intende passare dalla politica di Attrattori di eccellenza (gli esistenti) agli “Attrattori Discount” (futuri). Per tutti e a buon mercato. Ma che fa? 

Il Quotidiano del Sud, 25 sett. 2016


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