“Il
bimbo chiede alla mamma: – Da dove vengo, in quale / luogo tu mi ha
raccolto? - / La mamma ascolta e risponde, fra il pianto / ed il
sorriso, stringendolo al seno: - Ti avevo nel cuore come un
desiderio. / Tu eri nei miei giochi con le bambole, / e al mattino,
quando adoravo Shova / ti ho plasmato e disfatto mille volte, / stavi
insieme al mio Dio, / sopra lo stesso altare:/ quando adoravo Lui,
adoravo re. / Eri nella speranza d'ogni tempo, / eri in tutto il mio
amore: / già eri dentro il cuore di mia madre / e in quello della
madre di mia madre; / quanto tempo nel grembo della dea / protettrice
di questa casa amica, / sei rimasto nascosto! / E quando in
giovinezza / si risvegliò il mio cuore / in boccio, eri un profumo /
diffuso: avvinto alle mie giovai membra / tu mi alitavi dentro / la
tua tenera grazia. / Coetaneo dell'alba e della luce, / tu dai sogni
del mondo sei venuto / lungo il fiume della felicità / fino a
vivere, nuovo, nel mio seno.”
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