
Novembre volge al termine e mi torna in mente un ricordo di Londra. Le guide turistiche te lo dicono: se vuoi vedere la tomba di Carlo Marx vai a Highgate, uno de “i magnifici sette” cimiteri – così li chiamano – della capitale inglese. Lo hanno costruito nel 1839, due anni dopo la salita al trono della regina Vittoria. E del periodo di questa sovrana ne ha l’impronta. Per essere sepolti qui si pagava fior di quattrini. La buona società vittoriana ci teneva a distinguersi e aveva fatto anche del cimitero una specie di club. Quasi esclusivo. Quindi si alla sepoltura di parlamentari, pirati, giudici, banchieri, generali. No a chi non aveva quattrini o che nella sua vita non aveva fatto quattrini. Per lui la sepoltura era accanto alle mura, in terra sconsacrata. Anche in questo gli inglesi denotavano il grande rispetto per il denaro!
Oggi quella vittoriana viene chiamato “la parte antica”. Nella parte “moderna” è collocata la tomba del Carlo storico. Per chi lo avesse dimenticato, Marx elaborò le teorie per affossare il capitalismo. Ad esse sono rimasti fedeli soltanto pochi popoli e a questi appartiene gran parte dei pellegrini a questa tomba. “Sono ormai pochi gli europei”, informa il custode al quale hai pagato il biglietto per entrare nel recinto. Ironia della storia: è l’unica tomba che si visita a pagamento. Come dire: se vuoi vedere il tuo Marx, paga. E i visitatori sono in tanti ogni anno. “Molto meno rispetto al passato”, aggiunge contrariato il custode nel suo abito nero a plomb.
Poi indica la tomba lì accanto, non curata perché nessuno la visita. Custodisce il filosofo Herbert Spencer, nemico contemporaneo di Mister Karl. Aggiunge con humour: “Due nomi da supermarket”. Sorridi anche tu andando con la mente alla catena dei famosi supermarket inglesi “Marx & Spenser”. Conclude maliziosamente: “Se vuole vedere sempre fiori freschi vada avanti a sinistra”. Là trovi la sepoltura della scrittrice Radclyffe Hall: fu la prima al mondo a scrivere un libro sull’amore lesbico (1908). Che scandalo fu! La definirono stravagante ma non la mandarono sotto processo come Oscar Wilde benché convivesse con la sua compagna. La regina Vittoria era morta e i tempi stavano cambiando!
Il custode mi chiede se amo il cinema. Al mio si mi indica la tomba di William Freise Green. E lui il vero inventore del cinema! Della sua idea si appropriarono i fratelli Lumière contro i quali Green intentò una causa, ma i giudici se ne lavarono le mani.
Successe anche per un altro personaggio stravagante: Thomas Druce. Di giorno era un modesto commerciante in Baker Street. A sera diventava il Duca di Portland, molto ricco, inguaribilmente misantropo. Da Duca aveva fatto scavare sotto il suo palazzo un tunnel segreto che portava a Baker Street. Cosicché di giorno qui faceva il commerciante, coadiuvato da moglie e figli, e dopo il tramonto tornava a palazzo dove l’attendevano un’altra moglie e altri figli. Mori: per il Duca si parlò di sparizione misteriosa, per il negoziante Druce ci furono funerali modesti. Però saltarono fuori le due famiglie a farsi causa per la cospicua eredità. Nell’intento di dirimere la controversia, il tribunale ordinò la riesumazione: il corpo sepolto era di Druce che però aveva in tasca vari ninnoli del Duca. Chi era davvero il personaggio? Non se ne venne a capo. Lo Stato tagliò corto e incamerò l’eredità. Però fece celebrare un solenne funerale in onore del defunto, chiunque egli fosse. Esilarante!
Più pudore si ebbe per Jack lo Squartatore. Chi fu? Forse un nobile o un borghese. Scotland Yard non riuscì a identificarlo. Cosicché la sua lastra marmorea sta li, coperta dall’erba ed occultata da cespugli, come a far dimenticare lo scacco subito dall’allora mitica polizia vittoriana
Ecco una tomba di un altro personaggio paradossale: James Holman, noto come il "Blind Traveler". Era totalmente cieco e con problemi di deambulazione ma volle fare il giro del mondo e scrivere poi un libro di memorie nel quale narrare brillantemente ciò che aveva notato nei paesi visitati: le parole, gli odori, i suoni. Il suo libro servi molto a Charles Darwin durante i suoi viaggi esplorativi. Si vende ancora ma nessuno più va a deporre un fiore per lui.
Suscita il sorriso l’enorme statua del cane amato dal pugile Tom Sayers, “estintore” di sguattere e contesse di fine Ottocento. E che dire della tomba dello scuoiatore di corte? Il custode ammicca: “Scuoiò molte nobildonne…” [sessualmente].E poi il grande leone di pietra (“di divina intelligenza”, narra l’epitaffio) ad ornamento della tomba del suo padrone e che il padrone arricchì con le sue esibizioni?
Ecco la tomba di un personaggio meno vitale, esangue direi: si chiamava Christina Rossetti, poetessa esile e sorella del famoso fratello pittore e poeta Dante Gabriele Rossetti, il più celebre tra i fondatori del movimento artistico dei Preraffaelliti. Il quale ebbe per segretario e modello un bellissimo giovane emigrato lucano di Tolve di nome Antonio.
Oggi a Highgate non si ode il rumore di pale meccaniche perché non si costruisce più nulla. Non si fanno più sepolture: i cinquantamila lotti di terreno e le 166mila tombe sono tutti occupati. Visiti con guida la sua parte antica e noti il senso di un mondo finito. Anche il “decoro” vittoriano è cenere. Rimane il ricordo di molti personaggi qui sepolti che in vita seppero essere stravaganti ma con discrezione.
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festesturialeancionepollo
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