venerdì 3 giugno 2022

DI NASCOSTO....

 


DI NASCOSTO Nonna mi metteva nella mano i soldini per andare a cinema. Avevo 12 anni e lei fu la prima a capire il mio interesse – poi amore – per il cinema. A quel tempo – tanto tempo fa – dare soldi a un ragazzo significava renderlo “vizioso” e quindi lo si mandava sempre a tasche vuote. La pensavano tutti così, meno Nonna che capiva gli interessi nascenti in un giovincello.
Mi incoraggiava ad essere sempre intellettualmente curioso e, per quanto lo frequentasse poco, considerava il cinema uno strumento educativo. Faceva, però, una cosa, che all’epoca non capii subito. Al mio ritorno a casa, lei, mostrando interesse – non so se vero o fasullo - , mi chiedeva di raccontarle per filo e per segno la trama del film visto. Dopo di che, con finta aria distratta, se ne usciva chiedendo “e allora che significa?” Domanda insidiosa che li per li mi creava un vuoto di parole. Nel giro di qualche mese imparai a stare più attento durante la proiezione e al ritorno a casa prevenivo la domanda col dire il significato del film e come il regista lo aveva sviluppato. Se le sembravo insoddisfacente esclamava “parla chiaro, non stare nel labirinto”. Diceva così per farmi capire la necessità di essere più chiaro nell’ esposizione. Dopo tre mesi finì col darmi un bacio sulla fronte, soddisfatta.
Per questo mia madre si arrabbiava spesso con sua madre, cioè mia Nonna. Per lei la cultura si apprendeva soltanto sui libri di scuola. Ma, finito il litigio, Nonna mi strizzava l’occhio e, rimasti soli noi due, mi sussurrava: “non darle retta, lei è solo bella”… Caustica e grandiosa, Nonna!
E così continuavo a frequentare tre volte a settimana il Cinema Combattenti, d Rionero, sciaguratamente demolito per una “nuova” configurazione urbana.
Ed io ho perso un luogo della memoria…,
 

 

Nessun commento: