Le sento arrivare, ne sento l’odore. Le prime gocce di questo primo inizio di autunno bagnano il viso. Sono piacevoli. Sono le uniche che ti "permettono di piangere a testa alta", cantava Jim Morrison.
Arrivano da lontano, sempre diverse e sempre le stesse, immutabili. Sembrano non avere odore, ma non è così. Hanno odore di pulito, a volte anche acre perché sporche di polvere, anche pungente quando hanno sorvolato il mare.
L’estate è finita e la pioggia ha ancora un odore di fresco. Si mischia all’odore degli alberi che tra poco si spoglieranno delle foglie che portano con se frammenti di quel rosso fuoco del sole d’estate.
Gli ultimi fiori appena bagnati ci confortano con il loro profumo tenue.
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