Lungo le strade in terra battuta della Lucania andava Gesù coi suoi Apostoli per passare di paese in paese. Andavano, dunque, e un giorno stavano attraversando una piccola valle messa tra un borgo sopra un cucuzzolo, a destra, e una collina, a sinistra. Strada facendo gli Apostoli parlavano con Gesù del paradiso, ma vennero disturbati da alte grida che scendevano dalla collina. Si fermarono a guardare e videro che lassù, sotto un albero loricato, c’erano due figure che stavano litigando in modo furibondo. Allora Gesù rivolto a Pietro disse: “Va’ e metti pace tra loro. Dì’ loro che io sono venuto anche in queste contrade per predicare la pace e l’amore tra gli uomini.”
Pietro obbediente salì in cima alla collina e poco dopo su di essa si fece un grande silenzio. Sfregandosi le mani per la contentezza egli tornò a valle. A vederlo così sereno e sorridente Gesù gli domandò: “Chi erano quei due, Pietro? Come sei riuscito a mettere pace in così poco tempo?”
E Pietro con lo sguardo pieno di allegria rispose: “Semplice, Maestro. Ho tagliato loro la testa.”
Gli altri Apostoli esclamarono un lungo “oh!” di meraviglia e di scandalo. Però Gesù con la virtù che aveva esclamò: “Ma come, Pietro, io sono venuto sulla terra per predicare l’amore e tu tagli le teste?”
“Maestro”, rispose Pietro, “ non ti preoccupare, le ho rimesse subito a posto, però le ho scambiate e così loro due si sono messi a dire tra loro parole d’amore sotto il pino loricato.”
Tutti gli occhi degli Apostoli furono sopra di lui. Non capivano e non capiva neppure Gesù. Allora Pietro paziente spiegò: “Lassù a litigare era un diavolo e una donna. Ho tagliato le loro teste e le ho scambiate: la donna ha la testa del diavolo e il diavolo ha la testa della donna. E li vedete voi lassù? Ora sono in pace tra loro.”
(50 fiabe da me registrate nel luglio del 1981 nell’area del Pollino-Nord ed Est)

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