sabato 3 agosto 2024

SERVIZIO MILITARE

 

Chi lo dimentica quel 4 di agosto! Misi piede nella caserma di Avellino angosciato dalla consapevolezza di dover passare lì quindici mesi. Quindici mesi della mia giovinezza a fare il servizio militare! Mesi buttati, così pensavo esasperato, ma non ero il solo. E neppure sapevo cosa fosse la Cavalleria blindata cui ero stato destinato. In sostanza si trattava di carri armati. Dovevo imparare a guidare un carro armato e a sparare da lì dentro. Qualche coetaneo  cominciò a piangere spaventato all’idea. Consolò noi “freschi di giornata” (così si espresse) il caporale istruttore secondo minimizzando i disagi che ci aspettavano. Era un giovane napoletano “firmaiolo” (cioè volontario per tre anni e tutto il contrario del caporale del ‘Full metal jacket’ di Kubrick conosciuto anni dopo). A sera nella camerata qualcuno piangeva, qualcun altro reclamava la madre che (a casa) gli rimboccava la coperta, un altro si masturbava per placare l’ansia… Io pensavo a mio padre che mi aveva fatto trovare la cartolina giallina del richiamo alla armi  sotto il  piatto, come se fosse una letterina di Natale. Sorridendo aveva detto che il militare mi avrebbe fatto uomo ma io pieno di rabbia per la sorpresa replicai un ‘ma che dite!’ che nascondeva un fiume di parolacce.

Non so come fu ma tre giorni dopo mi chiamò il comandante, era di su, del Nord, e con gentilezza sorprendente lesse sulla mia scheda che io ero laureato e perciò mi chiese se potevo fare un po’ di ripetizioni a suo figlio rimandato in filosofia e italiano. Mi avrebbe esentato da qualche addestramento faticoso. Potevo dire di no? Dopo quindici giorni dissi, convinto, al comandante che il figlio non studiava per niente e che era “ciuccio su tutta la linea”(cioè in tutte le materie)…

 Fui rimandato a fare anche gli addestramenti faticosi…

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