venerdì 25 novembre 2022

COMPLEANNO APERTO -

 Quel 27 novembre del 19… era di domenica e pioveva. Alle 15 la stanza fu invasa dal mio strillo atteso per nove mesi. Gli fecero eco le grida di gioia dei presenti pur sapendo che quello strillo avvertiva la Morte della mia venuta al mondo.
Di domenica il Comune era chiuso e mio padre aspettò lunedì 28 per andare all’ anagrafe a denunciare la nascita del suo quarto figlio, di sesso maschile, di sana e robusto costituzione. Pesavo 4 chili e mezzo, ma questo non lo disse all’impiegato in mezzemaniche nere, che gli domandò se mi avesse già battezzato col vino. Mio padre, spiritoso, gli rispose con quel sonoro siii! lungo lungo, familiare ai padri lucani quando nasceva un maschietto (per una femminuccia si parlava appena e mal volentieri…), e gli allungò due lire perché si facesse un’ anisetta in mio onore. Si usava così. Lo assicurò di avermi lavato con le sue stesse mani usando vino d'annata (era questo il ‘battesimo’ lucano) per assicurarmi ‘salute buona e vita fortunata’. La formula tradizionale concludeva con un “come piace a Dio”. Non disse però a quell’impiegato che lui, socialista mangiapreti, aveva chiuso la formula con parole diverse: “se non ti aiuti da solo, Dio se ne fotte”.
Quindi: 27 novembre, nascita biologica: 28, nascita civile (chissà se ne terrà conto la Morte quando deciderà d’ incontrarmi. Spero che consideri il 28: sarebbe un giorno in più per me ….).
[Foto: a 17 anni, un giorno di carnevale]
 

 

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