Novembre 2002: viene presentato il mio libro “La Provincia di Matera – Segni e luoghi, Federico Motta (oggi Sole 24ore Cultura), Milano, pp. 304, formato 22x30 – Le foto, bellissime, sono di A. Di Gennaro e F. Pentasuglia.
Parla della Città e dei suoi 30 Comuni ho messo in evidenza, senza indulgenze sentimentali, la capacità dei contadini, degli artigiani, del popolo del materano di elaborare una cultura di segni simboli, contenuti, in una parola, di valori morali e civili inconfondibili. E’ un libro che va al di là dell’opinione ancora corrente legata ad un “tempo immobile”, opinione coniata in passato da composizioni letterarie di confine e da ricerche sul campo di tipo etnologico.
Per l’opera ho coinvolto alcuni colleghi universitari, tra cui : M. Osanna (archeologia); P. Laureano (evoluzione urbana); P.L.De Castris (arte lucana); D. Fabris (musicisti materani); F. Sportelli (istituzioni ecclesiastiche); io stesso (cultura popolare).
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