sabato 23 ottobre 2021

DIMENTICANZE

 Nei giorni 25 e 26 prossimi si terrà a Potenza un Convegno di studi su Francesco Stabile (1801-1860), il più importante musicista lucano ddll-Ottocento.
Il mio rapporto con la sua opera è stato il seguente:
- 1992 – ricevetti da un erede diversi manoscritti del musicista. Col fono per capelli asciugai ogni pagina dall’umidità.
- Proposi alla Regione una ristampa (almeno anastatica). La risposta fu negativa.
- 2001, per celebrare il bicentenario della nascita di Stabile elaborai un Progetto per la costituzione di un Comitato Nazionale. Mi recai dal sindaco di Miglionico, Comune di nascita del maestro. La risposta fu negativa. Ne parlai al Ministero (col direttore generale dott. Sicilia, mio amico). Era disponibile a condizione che aderissero all’iniziativa anche il Conservatorio di Potenza e la Regione. Invitate e sollecitate, le due istituzioni non diedero risposta.
- Feci trascrivere alcune sinfonie ed eseguire nell’ambito delle Stagioni concertistiche dell’Ateneo Musica Basilicata, di cui allora ero presidente. La trascrizione e l'esecuzione furono affidate al M° Pasquale Menchise (che successivamente le ha riprese in un concerto a Vienna da lui diretto). - Ripresi “La Via Crucis”, nella trascrizione orchestrale (a cura di Menchise), nella chiesa di Santa Maria di Potenza, dove lo Stabile la fece eseguire la prima volta.
- 2003 - HO DONATO tutti gli spartiti, rilegati in vari volumi, alla Biblioteca Nazionale di Potenza, inserendoli nel “Fondo Larotonda” costituito dai circa 3.000 libri da me donati (gli altri andranno dopo la mia morte).
- Un'ampia 'scheda' a lui dedicata è nel mio "Dizionario dei Lucani", Mondadori.
HO DETTO QUESTO NON PER VANITA’ DI PROVINCIA MA PER RICORDARE, A CHI DI DOVERE, CHE SE OGGI VIENE CELEBRATA L’OPERA DI STABILE E’ PERCHE’ IL SOTTOSCRITTO HA RITROVATO E CURATO I SUOI MANOSCRITTI (contrariamente a quanto viene detto su Wikipedia) E UN INVITO AL CONVEGNO NON SAREBBE ‘SUONATO’ MALE.

Nessun commento: