giovedì 15 dicembre 2016

TULLIO SERAFIN, UN CARO MAESTRO

 Ho visto in TV per intero ‘Madame Butterfly’ dalla Scala di Milano. 
Bellissima la direzione del M° Chailly, bella la voce del tenore, non molto pertinente, a mio parere, quella della protagonista. 
Mi ha fatto andare con la mente allo stesso lavoro ascoltato tanti anni fa al Teatro dell’Opera di Roma. 
Li però si trattò di una emergenza: alla prova generale la protagonista cadde e dovette essere sostituita in tutta fretta  da Anna Moffo, all’ epoca stella della lirica. 

Se la cavò con impegno e dignità, vista la difficile partitura pucciniana. 
Cantò per due serate, poi partì per il Metropolitan di New York per  impegni già assunti.   
Ero molto giovane e avevo appena iniziato a fare l’aiuto regista stabile in quel Teatro, ruolo che durò per due stagioni. Direttore artistico era Tullio Serafin, uno dei più prestigiosi maestri verdiani del Novecento. 
Lui chiamò per alcune regie anche Margherita Wallmann, allora la più quotata regista d’opera.
Venne anche Mauro Bolognini con una ‘Traviata’ tutta sua,  un po’ fischiata dal pubblico.   
Passarono su quel palco vari cantati famosi e meno famosi, alcuni con bizze da divi, altri docili alle indicazioni registiche. 

Ricordo il palco, il primo a destra entrando, di Giorgio De Chirico, che non  perdeva  una ‘prima’.                                                                                                                                                                                                         Che esperienza ragazzi: esaltante! Forse perché ero giovane e pieno di entusiasmo.

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