Per fare
nascere il silenzio, / sopra di noi, un angelo taglia il tempo. / Ore
venti e trenta, vagone di seconda classe. / Il silenzio spalanca gli
occhi nella / cuccetta stretta. Da quale angelo / è stato tagliato
il mio tempo? / Se anche potessi radunare tutte le / luci solitarie
disperse al di là della / finestra, nel buio che lega la pianura /
non potrei mai scorgere la faccia del mio angelo.” (Kuroda Saburo,
poeta giapponese)
domenica 15 marzo 2015
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