Tutti lo conoscono per aver interpretato “Il gattopardo” (1963) di Luchino Visconti. Ma egli, durante i suoi 79 anni, è stato protagonista di ben 71 film, di cui molti altrettanto memorabili.
Imparai a conoscerlo ne “La rosa tatuata” (1655) con una Anna Magnani strepitosa tanto da meritare l’Oscar. L’ho visto anche come cowboy spietato o come straordinario carcerato ornitologo. Titanica la sua interpretazione di un gerarca nazista imputato a Narimberga in “Vincitori e vinti” (1961).
Ha lavorato anche con Gina Lollobrigida ed è stato con Silvano Mangano nell’altro film di Visconti, “Gruppo di famiglia in un interno (1974), straordinario ritratto di un professore che vive e muore in solitudine.
Burt Lancaster se ne è andato in un giorno di ottobre, il 20, del 1994.
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