“Urlano i commercianti, mormorano i sedizioni e i maghi, parla a voce bassa il contadino che non osa dimostrare la sua opinione politica, urla il popolo, cantano come cornacchia donne e giovani vanitosi, modula la voce il cortigiano e il seduttore di ragazzi, parla suadente il monaco furbo, fa promesse grandiose al popolo il candidato all’ Assemblée nationale législative (Parlamento)...”
Simpatica questa classificazione, no? L’ha fatta un philosophe, cioè un illuminista, a fine Settecento. Ha diviso le categorie sociali secondo il modo di usare le parole e i silenzi….
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