venerdì 24 settembre 2021

LA PRIMA VOLTA


C’ è sempre una “prima volta” nella vita per ogni cosa.

Era l’ultima domenica di settembre. Da quindici giorni mi ero trasferito a Roma con la famiglia.

Nel bisogno di conoscere la città camminavo verso il Campidoglio. La strada era in quel deserto domenicale proprio della grande città nelle prime ore della domenica.

Vidi, solitario,  un giovane, forse di diciotto, fermo nel primo corridoio del Teatro Marcello, a due passi dal Colle Capitolino. Un raggio di sole mattutino, erano le 9,  attraversava un arco e, trasversale,  illuminava in pieno quella figura biondiccia. Frugava frenetica nelle tasche  della giacca. Si  inginocchiò. Tirò fuori una siringa, la riempì di un qualcosa che non capii, infilò l’ago in una vena, rimase immobile per qualche minuto a occhi chiusi e labbra accostate a  suggere un piacere intenso. Reclinò la testa all’ indietro: forse un cavallo bianco già galoppava nella sua testa portandola chissà dove…

Capii e rimasi come statua di sale. Non avevo mai visto una cosa del genere. Tanto orrenda da portarmi il cuore in gola. Tornai indietro, a casa. Rimasi a lungo turbato.

A distanza di sessanta cinque anni  ancora ricordo quell’immagine. Scioccante.

 

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