… In quella casa sentivi anche l’odore del maiale, cresciuto in un angolo mischiato ai cristiani, per scannarlo prima di Natale.
Quando gli ficcavano il coltello in gola, le sue urla di dolore salivano fino alle nuvole perché non era loro permesso di toccare il cielo.
Ma qui, sulla terra, in quella casa, la gioia si accumulava sulla sua morte. Ogni tristezza si sfilacciava.
I ragazzini già schioccavano la lingua al profumo dei dolcetti ripieni del suo sangue. E quegli altri, gli adulti che lo avevano cresciuto, adesso lo amavano di un amore ingordo per ogni sua piccola parte da consumare e dire con allegria che anche la crudeltà dello scannamento è un inno alla vita
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