“Che
cos’è?... Che…cos’è?...” Voglio
saperlo, seduto di fronte a lui, al professore.
Esita un poco. Sta cercando parole
adatte? Da dietro la sua scrivania si decide, finalmente.
“La
risonanza magnetica effettuata evidenzia una ipotrofia dell’ippocampo … la
ricerca di placche amiloidi e di tau nel cervello confermano…”
Si
ferma. Sta menando il can per l’aia. Placche amiloidi? Credo di aver capito e azzardo. “Alzehimer… ho l’Alzehimer?”
Non
risponde, prende in mano la sua mont blanc, forse per scrivere una ricetta, no,
per tenerla in mano come in piccolo scettro e proclamare con voce chiara che in
questo genere di malattie c’è sempre un margine d’ incertezza, per cui…. Interrompo.
“Per
favore non si sforzi a consolarmi, mi dica chiaramentr".
Ripone
la penna, congiunge le mani e si limita a dire un “mi spiace”, in più mi informa che ancora non
ci sono cure capaci di modificare il decorso della malattia, almeno per ora. “Quando
invaderà tutto il mio cervello?” …….
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E’
questo l’incipit di un mio racconto accolto nei “Quaderni del Caffè”, Ed. De
Rio, ANTOLOGIA monografica dedicata alla “SOLITUDINE”, a cura di Antonio
Maurizio Cirigliano.
Verrà presentato il 18
dicembre, ore 18 al “Caffè Letterario - Caffè Sociale” di Mantova,
diretto dal
Cirigliano, dinamico ed attento animatore culturale
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