venerdì 14 dicembre 2012

Penso alla situazione politica italiana delineata alla riunione del PPE il 12 scorso e mi viene in mente un racconto del famoso subcomandante Marcos: “C'era una volta un pappagallo che sapeva dire solamente “vittoria!”. Ebbene, cari lettori, i giorni passavano e in uno di questi capitò che il nostro povero pappagallo se ne stava tutto distratto sul suo trespolo; uno sparviero gli mi se addosso gli occhi e se lo portò via con sé nei cieli del Signore. Il poveretto, vedendosi perduto cominciò a lamentarsi, ma riusciva a pronunciare soltanto l'unica parola che sapeva a memoria. Ad ogni morso che gli dava lo sparviero, il pappagallo gridava: “vittoria!”. Gliene dava un altro e lui “vittoria!”; gli strappava una zampa e lui “vittoria!”; gli staccava un'ala e lui “vittoria!; e così, pezzo dopo pezzo, gridando sempre “vittoria!”
Adesso sostituite “vittoria” con “democrazia”, “indipendenza” o “giustizia”. Al posto del pappagallo potete mettere il politico che volete” (Racconti per una solitudine insonne, Mondadori, Milano 2001).

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